Mari Del Buono con “L’empatia del colore” sarà la nuova protagonista degli appuntamenti reali/virtuali organizzati da SpazioG55.
LA MOSTRA
Con la codificazione della nozione di “Arte Impersonale”, Mari Del Buono sintetizza ed estende l’essenza del dibattito, sviluppatosi lungo tutto il XX secolo, relativo al rapporto fra psiche e azione pittorica, percettiva e sensoriale.
Nell’orizzonte creativo dell’artista, il primato del colore assume una valenza mistica, fenomenologica e trascendentale, ovvero si fa portatore della creazione di nuove realtà che assumono senso e veicolano significati solo nell’istante in cui è il fruitore a stabilire con l’opera un rapporto empatico, non mediato dalla diretta corrispondenza fra ciò che osserva e la realtà fenomenica, in primis quella naturale.
Agire in qualità di artista impersonale significa sottrarsi a qualunque tentativo, anche inconsapevole, d’infondere nella tela il proprio portato esperienziale o di vissuto, ma anche ogni riferimento al passato, per proiettarsi nella dimensione del “senza tempo”, dell’immediato, che si svela solo nel momento in cui ci si confronta e ci si immerge in maniera totale, completa, individuale.
Ciò che per l’artista è impersonale, risulta, quindi, estremamente personale per il singolo fruitore, che si approccerà al dipinto con lo scopo di rintracciarvi il suo esclusivo significato: sé stesso, il suo stato d’animo, la sua immagine interiore riflessa.
L’accentuata carica di empatia che qualifica tale processo mimetico consente di cogliere in azione le convergenze fra arte e neuroscienze, in specifico i meccanismi del sistema nervoso che definiscono l’azione dei neuroni specchio.
Concetti come quelli di “flusso ottico” o di “percezione non mediata” risultano assolutamente calzanti se correlati alla ricerca di Mari Del Buono.
Le forme o, meglio, non forme, che l’artista plasma sulla tela con il tramite di un’amplissima gamma cromatica, stimolano nell’osservatore una risposta selettiva che, in quanto già codificata nel suo assetto ottico, gli consentirà di evocare alla mente, sentire e percepire sensazioni ed emozioni che esistono nella misura in cui si riferiscono alla sua irripetibile unicità
d’individuo, dotato di strutture rappresentazionali e sensoriali non replicabili.
Massimiliano Ferrario PhD – Docente di Storia dell’Arte Contemporanea
Università degli Studi dell’Insubria (Varese-Como)
LA NARRAZIONE DELLA MOSTRA
INFO
L’EMPATIA DEL COLORE
MARI DEL BUONO
Dal 30 APRILE 2021 al 16 MAGGIO 2021
SpazioG55
Via Martinelli, 55 – RHO (MI)
e on line in 3D su Kunstmatrix.com
Per visitare la mostra è necessario prenotarsi a: spaziog55@gmail.com
(Le disponibilità e le date per le visite sono in base alle restrizioni legate all’emergenza sanitaria e ai Dpcm in vigore).